Mercati insatabili all’epoca del Coronavirus, l’investimento fai da te diventa sconsigliato

Oltre a far piombare il mondo intero nell’emergenza sanitaria, il Covid-19 si è abbattuto come un uragano sui mercati finanziari, rendendoli estremamente instabili. Una situazione potenzialmente esplosiva, soprattutto per chi non ha dimestichezza con questo genere di scenari.

Dall’euforia di inizio anno al dramma sui mercati

mercati shockDopo un inizio anno decisamente positivo, con l’ottimismo che la faceva da padrone in tutti i settori dell’investimento (azionario, bond, ecc), il vento è cambiato in modo repentino. Travolto dall’effetto coronavirus, l’umore si è decisamente spostato dal risk on al risk off. Dal trend positivo si è passati al supertrend decisamente negativo.

All’inizio si riteneva che il diffondersi di questa epidemia sarebbe stato pesante solo per le ricadute dovute alla frenata dell’economia cinese. In realtà, abbiamo poi capito a nostre spese che i danni provocati alla Cina sono solo una parte di quelli – enormi – che deriveranno dalla diffusione pandemica del Covid-19. L’idea iniziale circa un effetto limitato di questa emergenza sanitaria, ha lasciato spazio a valutazioni molto più pessimistiche da parte dei mercati.

Il meccanismo che ha innescato il sell off

Gli investitori più esperti hanno preso subito beneficio, come si suol dire hanno cavalcato il momentum, innescando cadute che hanno spinto a loro volta gli investitori meno pratici a scappare. Questo ha portato al drammatico sell off soprattutto sui mercati azionari, che non molto tempo fa marciavano a suon di record, ma poi hanno bruciato tutto (sia pure con marginali differenze fra le varie borse).

Il guaio è che il potenziale raggiungimento del picco dell’epidemia si avvicina, ma nessuno può ancora valutare con precisione il danno economico conseguente. In uno scenario del genere, per operare sui mercati occorre avere nervi saldi e non farsi trascinare dall’emotività. Diversificare i propri asset è essenziale, specie aggiungendo asset difensivi al proprio portafoglio (tipo utility, consumer staple, ecc). Tuttavia da solo non è sufficiente, e comunque è certo che in questa fase è molto più facile incappare nei rischi del fai-da-te.

Author: redazione

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