Come cambia la mobilità nelle grandi città

Come spesso succede, i più grandi cambiamenti relativi alla mobilità si avvertono prima nelle grandi città e, poi, nei piccoli borghi di paese. Almeno, questo è ciò che avviene in Italia. 

Ma, oggi, stiamo vivendo in un periodo di grandi cambiamenti in cui ci sono evoluzioni continue. Seguendo, però, una linea ben netta: la mobilità sarà sempre più green e sostenibile.

Cosa vuol dire nel concreto? Ecco alcune trasformazioni in atto.

 

Fai attenzione alle ZTL

La zona con limitazioni di traffico più discussa d’Italia è stata sicuramente l’area C a Milano. È stato uno dei passi che ha portato la capitale economica d’Italia a essere, praticamente, coperta da quasi tutti i mezzi pubblici a disposizione. E che soprattutto sta cercando di rendere più verde una città che è la locomotiva del nostro paese.

Un disincentivo a usare l’auto privata che ha portato alla diffusione degli NCC che, rispetto alle auto private, possono approdare in alcune zone della città. Questo è uno dei motivi per cui i portali dedicati, come nccmilano-italia.it, stanno riscuotendo un notevole successo. 

Per chi, invece, ha una propria vettura, beh…occhio alle multe!

 

Tanti parcheggi sotterranei

Uno dei tasti dolenti di chi vive in città, o deve recarsi nelle grandi metropoli, è la mancanza di parcheggio. Non è un problema di amministrazione comunale/ragionale/nazionale. È semplicemente un fattore logistico: le macchine guidate in Italia sono davvero troppe (a Roma c’è 1,05 macchine per ogni abitante) e non c’è lo spazio a sufficienza per poterle parcheggiare tutte.

Ed ecco che si sta provvedendo a creare dei parcheggi sotterranei. Questi ultimi hanno il pregio di non ‘sporcare’ il paesaggio, soprattutto in città turistiche, e di garantire una certa sicurezza dai furti.

Certo, non sono affatto economici, però è una soluzione verso cui si sta andando.

Metro e/o bus ormai imprescindibili

A fianco dei parcheggi, però, ci sono anche in costruzione diverse stazioni metro per servire i cittadini che devono andare a lavorare.

Questo è un filone che va da nord a sud. Milano ha un sistema di trasporti già efficiente di suo e sta costruendo ulteriori fermate, a Roma c’è la metro C mentre a Napoli (giusto per fare l’esempio di tre grandi metropoli) negli ultimi dieci anni si sono aperte diverse stazioni metro, come Toledo e Municipio.

E altre se ne apriranno nei prossimi mesi.

 

Quale sarà il futuro dei monopattini?

Infine, c’è la questione relativa ai monopattini. È davvero difficile prevedere il futuro di questi mezzi di trasporto. Perché l’atteggiamento del legislatore è alquanto discordante: da un lato, infatti, prevede bonus e detrazioni per chi ne acquista uno e, dall’altro, ha approvato norme più severe per l’utilizzo.

In ogni caso, però, se ne stanno vedendo sempre di più e non dovrebbe stupire che nei prossimi decenni potranno esserci delle corsie dedicate ai monopattini. Proprio come è successo per le biciclette dove oggi, qualsiasi nuovo restyling stradale, prevede di default la creazione di piste ciclabili per un mezzo che, da anni, è il più economico ed ecologico del mondo. 

Author: Fedric1234

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