Broker assicurativo: quando fidarsi?

Se sei riuscito a scovare un broker assicurativo che ti sembra adatto per le tue esigenze, forse ti stai chiedendo se davvero ti puoi fidare di questa figura professionale. 

È normale porsi una domanda di questa tipologia. 

Quando ci si appresta a fare affidamento su qualcuno che veicolerà scelte importanti, anche dal punto di vista economico, è ovvio che vi sia un po’ di titubanza. 

Cerchiamo di capire insieme allora quando è possibile fidarsi ciecamente di un broker assicurativo e come capire se si tratta davvero di una figura di alto livello. 

Il sito internet di un broker assicurativo di alto livello

Oggi come oggi nessuna figura professionale di alto livello può esimersi dall’avere un sito internet. 

Non solo, il sito internet deve anche essere curato in ogni più piccolo dettaglio e deve essere ricco di informazioni sui servizi offerti. 

Deve essere anche un sito in cui sono presenti tutte le informazioni di contatto del broker, indirizzo con mappa per poterlo raggiungere facilmente, numero di telefono, eventuale numero di fax. 

Devono essere indicati anche in modo chiaro gli orari. 

Quando un sito è ben realizzato, già è possibile avere il sentore che si tratti di una figura di spessore su cui è possibile fidarsi. 

Il registro degli intermediari assicurativi

Direttamente sul sito web del broker assicurativo deve anche essere inserita la propria registrazione nel Registro unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi (RUI).

L’attività di consulenza è regolata infatti dal Dlgs 209/05 Codice delle Assicurazioni private che prevede proprio la presenza di questo registro e la necessità della registrazione. Ricordiamo che il registro è composto da 5 sezioni. 

Quella dedicata anche ai broker assicurativi è la sezione B. 

Ricordiamo anche che l’autorità che si occupa della vigilanza su questo tipo di attività è l’ISVAP. 

La tipologia di servizio offerta

Ammettiamo, non di tutti i broker assicurativi è davvero possibile fidarsi ciecamente. 

Purtroppo ci sono anche persone che non portano avanti il loro lavoro con la passione di cui invece necessiterebbe, come avviene dopotutto in ogni settore lavorativo, non soltanto in questo. 

Il guaio in questo caso è che se il proprio lavoro non viene portato avanti con passione, il servizio offerto è scadente. 

Può capitare infatti che l’unico servizio realmente offerto sia quello di cercare per il cliente la polizza assicurativa più conveniente dal punto di vista economico. 

Come è semplice capire, se il servizio fosse soltanto questo il broker sarebbe una figura professionale del tutto inutile. 

Sì, perché scovare la polizza più conveniente non è certo complesso oggi come oggi. 

Esistono anche i siti di comparazione dei prezzi! 

No, il broker deve poter garantire un servizio di tipo completamente diverso. 

Deve prima di tutto analizzare la situazione del cliente, per capire se esiste un effettivo rischi che vale la pena di essere assicurato, a quanto ammonta il rischio, se vi siano altri rischi accessori che il cliente non ha preso in considerazione. 

Solo dopo un’attenta analisi, fa una ricerca di mercato, per capire quali prodotti assicurativi potrebbero essere utili, il loro prezzo, le garanzie che offrono. 

Cerca la soluzione migliore, anche ovviamente combinando tra loro più polizze assicurative. 

In questo modo può personalizzare la copertura, cucirla sul cliente. 

Si fa poi carico della stipula dei contratti assicurativi e di spiegare al cliente ogni più piccolo cavillo che entra in gioco, garantendo chiarezza, trasparenza. 

Di anno in anno poi va alla costante ricerca di soluzioni nuove e più interessanti sia dal punto di vista economico che dal punto di vista delle esigenze specifiche del cliente. Il cliente può così avere sempre la copertura migliore. 

Ecco è questa la tipologia di servizio che deve essere offerta dal broker. 

È possibile capire se è davvero così che stanno le cose già dal sito web ovviamente, ma la cosa migliore da fare è senza alcun dubbio parlare con il broker, di persona o telefonicamente e cercare di porre domande strategiche per capire al meglio quale sia il suo operato.

Author: daniele130

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *