Il cibo a domicilio è in questo momento uno dei trend in crescita del settore alimentare e della ristorazione, un fenomeno che non ha radici in una vera rivoluzione culturale ma piuttosto da una esigenza nata con la strategia del lockdown.
Ad essersi introdotte nel settore del cibo a domicilio ci sono varie piattaforma digitali che operano a livello globale, nelle statistiche si vedono come la richiesta su queste sia aumentata con risultati a due cifre.
Ma il fenomeno del cibo e bevande a domicilio non passa solo attraverso internet, molte ordinazioni sono fatte direttamente per telefono, soprattutto di clienti fidelizzati che già conoscono ristoranti, botteghe e servizi di catering Firenze o di qualsiasi altro luogo in italia.
Spesso le ordinazioni vengono da clienti acquisiti da anni che desiderano farsi consegnare a casa cibi che mangiano da anni ritrovando sapori di piatti che prima potevano essere gustati direttamente seduti al tavolo di un ristorante o durante lo svolgersi di un evento che prevedeva la consumazione.
La vera portata del fenomeno del cibo a domicilio esula in parte dalle statistiche che le piattaforma digitali vanno ad incrementare in quanto sono frutto di ordinazioni e contatti tra fornitore e cliente che avvengono di persona, via telefono o semplicemente con un messaggio attraverso i vari social o mail.
Questo tipo di rapporto tra cliente e ristoratore o negoziante si basa molto sulla prossimità una opzione molto amata in italia dalle persone in quanto tendono ad acquistare cibo da attività vicine o che hanno la possibilità di raggiungere spesso.
Un legame forte di anni che si basa non solo su sapori conosciuti ed apprezzati ma anche su una fiducia frutto di anni di conoscenza che nel settore della ristorazione e degli alimenti fa la differenza rispetto a sapori standardizzati a livello globale.
Questo fenomeno che si basa sulla preferenza del cibo locale e sul rapporto personale con le realtà del territorio è molto importante perché non solo permette una positiva ricaduta economica nella propria zona ma contribuisce anche allo sviluppo del consumo a chilometro zero tanto lodato anche dai fautori della sostenibilità economica ed ambientale.